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Elettrodi organici nel cervello: il futuro delle interfacce uomo-macchina

Negli ultimi anni, l’avanzamento della tecnologia e la comprensione del corpo umano hanno reso possibile l’integrazione tra biologia e tecnologia. Una delle ultime invenzioni rivoluzionarie in questo campo è l’elettrodo organico coltivato direttamente nel cervello, il quale apre la strada a nuove possibilità di cura per le malattie del sistema nervoso e alla creazione di interfacce avanzate tra uomo e macchina.

Un team di ricercatori delle Università svedesi di Linköping, Lund e Gothenburg ha sviluppato un materiale morbido e conduttivo composto da enzimi che, iniettato sotto forma di gel, è in grado di formare elettrodi organici all’interno dei tessuti viventi di pesci zebra e sanguisughe. Grazie a questo innovativo approccio, non c’è bisogno di modifiche genetiche o di segnali esterni per la creazione di circuiti elettronici nel cervello o in altre parti del corpo. Questa tecnologia rappresenta una grande promessa per la cura di malattie del sistema nervoso e per la creazione di interfacce avanzate tra uomo e macchina, aprendo la strada a un futuro dove i confini tra biologia e tecnologia diventano sempre più sfumati.

Elettrodi organici nel cervello: il futuro delle interfacce uomo-macchina

La tecnologia si sta sempre più integrando con il mondo biologico e il recente sviluppo di elettrodi organici coltivati direttamente nel cervello sta aprendo nuove opportunità per la cura di malattie del sistema nervoso e per la creazione di interfacce avanzate tra uomo e macchina. Un team di ricercatori delle Università svedesi di Linköping, Lund e Gothenburg ha sviluppato un materiale morbido e conduttivo composto da enzimi, che può essere iniettato come gel per creare elettrodi organici all’interno dei tessuti viventi di pesci zebra e sanguisughe.

Il materiale è in grado di reagire alle molecole presenti nel corpo e diventare elettricamente conduttivo, rendendo possibile la creazione di circuiti elettronici direttamente nel cervello o in altre parti del corpo. Questo approccio innovativo elimina la necessità di modifiche genetiche o di segnali esterni, rendendo l’iniezione del gel completamente sicura per gli animali.

Inoltre, il team di ricerca è stato in grado di modificare le molecole presenti nel materiale per evitare una risposta immunitaria indesiderata. Ciò significa che l’elettrodo organico può essere iniettato senza provocare alcun danno o reazione negativa nell’organismo.

Questa tecnologia rappresenta una grande promessa per la cura di malattie del sistema nervoso, come l’epilessia e la paralisi, e per la creazione di interfacce avanzate tra uomo e macchina. Gli elettrodi organici potrebbero essere utilizzati per monitorare e controllare i segnali neurali, migliorando la capacità delle persone di controllare le protesi bioniche e altre apparecchiature mediche.

L’integrazione tra biologia e tecnologia è sempre più vicina e l’invenzione degli elettrodi organici coltivati direttamente nei tessuti viventi rappresenta un importante passo avanti verso un futuro di interfacce avanzate tra uomo e macchina.


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