Vai al contenuto

L’Intelligenza Artificiale di ChatGPT è Paragonabile a quella di un Cane?

Quanto possono essere perspicaci gli strumenti di intelligenza artificiale generativa come ChatGPT? Questa domanda sta provocando stupore e timore. Una luce sulla questione è stata fatta da Geoffrey Hinton, figura di spicco della ricerca sul deep learning presso Google Brain, durante un seminario tenutosi presso il Summit AI. Hinton ha esposto alcuni aspetti sottili di questa nascente tecnologia che spesso vengono trascurati.

Per Geoffrey Hinton, il pioniere del deep learning presso Google Brain, le piattaforme di intelligenza artificiale generativa rimangono ancora nell’infanzia e non sono più perspicaci di un cane o un gatto.

ADDESTRATI ESCLUSIVAMENTE SULLE CAPACITÀ LINGUISTICHE

“Le attuali piattaforme di intelligenza artificiale come ChatGPT – ha affermato Hinton – non hanno intelligenza umana né si può affermare che siano più perspicaci di un cane, dato che sono state addestrate unicamente sulle capacità linguistiche”. “Sono strumenti ancora molto circoscritti – ha proseguito – poiché non possiedono alcuna comprensione del mondo reale. Gran parte della nostra conoscenza non riguarda il linguaggio e, pertanto, resta fuori dalla portata dell’IA”.

CAPACITÀ ELEMENTARI ANCORA OLTRE LA PORTATA DELL’IA

“L’intelligenza artificiale generativa – ha aggiunto l’esperto – può adesso superare l’esame per la licenza legale negli Stati Uniti, tuttavia ha ancora delle enormi restrizioni. Un bambino di nove mesi può osservare con stupore un oggetto che galleggia nell’aria perché comprende già che gli oggetti non dovrebbero volare. Al momento, non abbiamo ancora un’idea di come riprodurre questa capacità nelle macchine e fino a quando non saremo in grado di farlo, non avremo un’intelligenza che può essere paragonata non solo a quella umana ma neanche a quella dei cani o dei gatti”.

UNA SFIDA?

È chiaro che l’intelligenza artificiale e quella di un cane non sono direttamente comparabili. Quello di Geoffrey Hinton potrebbe essere un’affermazione audace ma ha un valore innegabile: mette in luce che l’intelligenza è una capacità altamente complessa che dipende dall’elaborazione di una varietà di informazioni, che vanno ben oltre il semplice linguaggio, uno tra i molti input che possono essere processati da forme di vita intelligenti (naturali o artificiali). È un invito a considerare l’IA per quello che è al momento: un puro calcolo matematico privo di ogni traccia di sensibilità. Una tecnologia rudimentale che può avere un impatto positivo o negativo sulla società a seconda del suo utilizzo da parte dell’uomo. Se i lati negativi dovessero prevalere, la colpa non sarebbe dell’IA, ma dell’uomo stesso.

L’immagine in evidenza di questo articolo è stata realizzata da un software di IA


Dai un’occhiata ai miei Social: Facebook – Instagram

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *