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Balance Scorecard (BSC)

La scheda di valutazione bilanciata (in inglese balanced scorecard, spesso citata con la sigla BSC) è uno strumento di supporto nella gestione strategica dell’impresa che permette di tradurre la missione e la strategia dell’impresa in un insieme coerente di misure di performance, facilitandone la misurabilità. Possiamo dire più nel dettaglio che la BSC èstrumento di sorveglianza strategica ideato nello scorso decennio da Norton e Kaplan, e si pone l’obiettivo di rimediare ai limiti dei modelli di monitoraggio tradizionale, così come di tradurre le strategie competitive in indicatori di performance (scorecard) assicurando l’equilibrio (balance) tra le prestazioni di breve termine, misurate attraverso parametri di natura finanziaria, e quei fattori non finanziari che dovrebbero condurre l’impresa a prestazioni competitive superiori e sostenibili nel tempo.

Il Balanced scorecard venne sviluppato da Robert Kaplan e David Norton in un articolo del 1992, in cui gli autori proposero un approccio olistico alla misurazione delle performance aziendali che permettesse il superamento dei limiti della contabilità economico-finanziaria tradizionale.

Negli anni successivi l’enfasi si spostò dalla misurazione alla gestione strategica, mentre la metodologia si arricchì con l’integrazione nei processi manageriali, l’allineamento strategico e la comunicazione. È possibile denominare questa fase come il passaggio dal Balanced Scorecard inteso come scheda di misurazione al Balanced Scorecard inteso come processo di management strategico.

Oggi la scheda di valutazione bilanciata conosce una rapida diffusione in tutti i settori, sia privati che pubblici, in particolar modo nel mondo anglosassone e nei paesi del nordEuropa. Interessante anche la sua estesa applicazione alle realtà di tipo ricettivo sia di tipo sanitario che non. Studi recenti ne stanno testando l’applicabilità anche a realtà più diffuse in economie capillari come quella italiana.[3]

Nel 2004 nel settore privato circa il 40% delle 1000 imprese di Fortune lo adottavano esplicitamente.

Nel settore pubblico occorre tenere presente che le organizzazioni sono orientate esclusivamente dalla loro missione e non dalla produzione di profitto. Pertanto è stata ideata una versione di Balanced Scorecard che tiene conto di questa diversa impostazione. Questa versione del BSC viene usata per rappresentare il piano strategico e per misurarne i relativi risultati in ospedali, ministeri, organizzazioni non governative ed enti locali.

Vari Comuni degli USA, già nei primi anni del 1990, ha impostato un sistema di pianificazione strategica e controllo con il Balanced Scorecard.

Nel Pubblico le prospettive di valutazione, per adattarsi al diverso contesto, si trasformano in:

  1. prospettiva della Comunità o degli utenti,
  2. prospettiva dei processi interni,
  3. prospettiva dell’apprendimento e della crescita,
  4. prospettiva economico-finanziaria.

In Italia, lo strumento è stato spesso interpretato nella sua accezione originale di strumento di misurazione, il che ha contribuito a sminuirne la portata e a rallentarne la diffusione.

Tuttavia, lo strumento riscuote un’attenzione crescente nel settore pubblico come metodo per meglio rappresentare gli obiettivi strategici, articolarli all’interno della struttura organizzativa, misurarne l’attuazione e sperimentare una nuova forma di democrazia partecipata.

Le misurazioni economico – finanziarie esprimono in maniera parziale la performance aziendale

Per una gestione efficace è necessaria la comprensione dei nessi causa – effetto tra variabili di gestione

La gestione strategica è gestione “del presente e del futuro”

Misurare la performance implica individuare i processi critici e le relative variabili gestionali e misurare tali criticità